Short Stories: dove tutto è iniziato
Short Stories è un progetto nato alla fine del 2017, quando un’idea si è fatta largo nel gomitolo aggrovigliato di pensieri e progetti nella mia testa: il 2018 sarebbe stato un anno di disciplinato e intenso allenamento alla narrazione.
La sfida consisteva nello scrivere, disegnare, inchiostrare e postare sul mio profilo Instagram una vignetta insieme alla relativa storia ogni giorno.
L’utilizzo del social media è stato un ottimo pretesto per creare una deadline precisa che mi stimolasse a mantenere il ritmo di lavoro costante.
Ho scelto la lingua inglese per permettere la lettura e la comprensione delle Short Stories anche a tutti coloro che non conoscono l’italiano.
Cani saggi e annoiati, procioni impertinenti, scoiattoli nevrotici, squali sensibili, mostri impegnati e personaggi sarcastici o perplessi popolano queste “finestre” su mondi possibili.
Per 365 giorni ho dato carta bianca alla matita e alla china, raccontando delle storie che partivano dal presupposto della simulazione concettuale del “Cosa accadrebbe se…?”, noto ai più nella sua veste anglofona più celebre di tecnica per il brainstorming detta “What if…?”.
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Concluso il 2018 il progetto poteva definirsi terminato… E invece no!
In modo del tutto naturale è diventato un appuntamento narrativo dai ritmi produttivi più flessibili che continua tutt’ora.
Perché, lo ammetto, le Short Stories creano dipendenza.
Un progetto nato come strumento per ricominciare a scrivere e disegnare è diventato il palcoscenico che presenta di volta in volta nuovi personaggi e storie.
Qui sono nati e stanno crescendo personaggi come Aleister il corvo e Doc P & Leslie.
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La costante e spesso collante per i mondi paralleli delle Short Stories è il corgi sfacciato, una sorta di mio alter ego che si muove indisturbato tra i pannelli delle vignette.
Recita, disturba, mette in riga e fa comunella con tutti coloro che condividono lo spazio di una vignetta.